Vaia e Fatturazione Elettronica
Il titolo vi lascerà perplessi: Vaia e Fatturazione Elettronica? E' un po' affiancare sacro e profano, ma possiamo essere d'accordo sul fatto che entrambi sono stati tra gli sconvolgimenti primari del 2019? I traumi territoriali e umani creati in tutta Italia dal cambiamento climatico (per noi, nelle Dolomiti, l'uragano Vaia) e il cambiamento epocale nella gestione amministrativa, annunciato, ma poi inevitabilmente improvviso, come una valanga.
Se spostiamo il focus sulla capacità di reazione, adattamento e riallineamento che gli esseri umani riescono a mettere in campo in situazioni di forte stress dimostrando una dinamicità eccezionale, i due eventi ci forniscono spunti di riflessione e ci aiutano anche a pensare a quella parte di potenziale rigenerativo che tutte le esperienze, anche le più sofferte, ci offrono.
Così, con dolore e fatica estreme, le genti delle nostre valli, stravolte e violate da vento ed intemperie, hanno risposto al caos imposto dalla natura, lavorando giorno e notte, tutti insieme, al riordino di quanto più possibile le risorse in loro possesso permettevano. Subito dopo hanno cominciato ad operare per la prevenzione, la messa in sicurezza dei punti più esposti e fragili e dal momento che la conta dei danni sembra infinita, alcuni di loro hanno più recentemente cominciato a "creare" manufatti e opere d'arte dal legno degli alberi abbattuti, quasi opponendo a distruzione e morte, rinascita e vita, dicotomia che potrebbe anche avere 200.000 anni, come l'Homo Sapiens. Nessuno vorrebbe ripetere quell'esperienza, ma di fatto ha dato una nuova identità emotiva ad un territorio che si è scoperto forte, orgoglioso, dignitoso, solidale e soprattutto unito.
In modo completamente diverso, in un paragone che suona forse blasfemo, dal nostro punto di vista, diciamo così, "privilegiato" di fornitori e integratori di sistemi informatici, abbiamo osservato tutti i settori professionali alle prese con la fatidica e-fattura.
Immaginando ora una lunga serie di "bip" che copra, a beneficio della fascia protetta, le trivialità udite ed emesse nei primi mesi dell'anno, osserviamo il periodo successivo, per accorgerci che questo enorme cambiamento, seppur imposto, ha sicuramente elevato il livello delle competenze dei nostri clienti e prima ancora della nostra azienda. Nel farci in quattro per fornire strumenti, spiegazioni, informazioni utili, tutorial, assistenza telefonica e incontri formativi, abbiamo per forza dovuto studiare a fondo, con largo anticipo, gli argomenti, abbiamo dovuto imparare ad ascoltare meglio, a spiegarci più semplicemente e più chiaramente possibile, e sapete una cosa? Abbiamo dovuto aumentare esponenzialmente gli scambi di competenze ed esperienze all'interno della nostra stessa azienda, perché con l'innovazione digitale tutto, ma proprio tutto, funziona bene solo ed esclusivamente se è vissuto come un processo, come una catena condivisa. Tenetevi forte: abbiamo cominciato a parlarci di più (!), ad essere meno gelosi dei nostri progetti. E con grande meraviglia molti di noi, soprattutto i più esperti in informatica, quelli che sì, ammettiamolo, un po' di spocchia ce l'hanno, come tutti gli specialisti, hanno scoperto che condividere il sapere tra singole entità del sistema, accresce di molto il sapere totale, oltre che il proprio.
Il processo di cambiamento è solo ad un primo stadio di evoluzione, in entrambe i casi.
Il nostro territorio, così come gli altri colpiti da eventi catastrofici, è al primo posto nei nostri pensieri. Siamo preoccupati, vigili e al contempo pieni di speranza.
In azienda, ci auguriamo vivamente di continuare a percepire il nostro lavoro anche come una fucina di confronto nella quale vengano forgiati nuovi strumenti con i quali arricchire la nostra esperienza, aiutando poi i nostri clienti a replicarne l'efficacia nei loro ambienti.
#condividietimpera
Buon Anno a tutti!